3 mappamondi per la guida Ristoranti Gambero Rosso.
Fino a qualche anno fa, Roma sembrava dominata dalla moda degli all you can eat: insegne fotocopia, nigiri di dubbia provenienza, uramaki farciti fino all’inverosimile, e una generale confusione su cosa fosse davvero la cucina giapponese. Fortunatamente, qualcosa è cambiato.
Una nuova consapevolezza ha preso piede tra chi ama la tavola, e oggi la città offre una scena nipponica matura: sushi d’autore, trattorie in stile izakaya e, finalmente, anche la cucina kaiseki — la forma più raffinata, rituale e stagionale della tradizione giapponese.

A colmare questo vuoto ci ha pensato Kohaku, ristorante aperto nel 2022 in via Marche, a due passi da via Veneto, grazie alla visione dell’imprenditrice Sabrina Bai. Riconosciuto con 3 mappamondi dal Gambero Rosso, Kohaku è oggi uno degli indirizzi imperdibili per chi vuole vivere un’esperienza gastronomica autentica, in punta di bacchetta.
Il kaiseki non è solo una sequenza di piatti: è una cerimonia gastronomica dove tutto, dal ritmo della degustazione alla disposizione nel piatto, è studiato per rispettare equilibrio, stagionalità e armonia.
Ogni portata deve arrivare alla giusta temperatura, con ingredienti misurati al grammo e nessun elemento superfluo. La parola d’ordine è essenzialità, ma anche profonda intensità: brodi limpidi, consistenze alternate, sapori che salgono di tono portata dopo portata.

Da Kohaku si può scegliere tra due esperienze distinte:
–Kohaku Kaiseki – servito nella prima sala, è un percorso da 8 portate (100€) che celebra la cucina calda giapponese, tra tecniche classiche, fermentazioni, cotture precise e omaggi alla natura degli ingredienti. Disponibile anche la carta.
– Kohaku Sushi Kaiseki – servito solo a cena nell’elegante sala con bancone, è la versione più immersiva: 12 portate (180€) guidate direttamente dallo chef, tra piatti caldi e sushi di altissimo livello. Il climax? Lo Yakimono, un filetto di manzo cotto sulla robatayaki, marinato al miso e accompagnato da funghi cardoncelli.
Ad accompagnare la cena, una sequenza di brodi e zuppe che marcano i passaggi del percorso con un tocco umami appagante e calibrato: come la crema di broccolo, porro e kombu, oppure la classica zuppa di miso con alghe, tofu e cipollotto.
A chiudere il cerchio, il dolce tradizionale giapponese Mizugashi, a base di frutta e acqua – essenziale, rinfrescante, pensato per riportare equilibrio prima dell’ultimo sorso: il tè. Un gesto che riporta alla calma, come ogni vero rituale del Sol Levante.
CONTATTI
Via Marche 66, Roma
0645665202
Di Leonardo Samarelli
Scopri la nostra selezione dei migliori ristoranti giapponesi su Roma! Scopri
Comments are closed.