Il Lazio si conferma una delle regioni più interessanti del panorama nazionale.

In un’epoca in cui il termine artigianale viene usato (e abusato) con troppa leggerezza, la Guida Gelaterie d’Italia 2025 del Gambero Rosso ci ricorda che fare gelato – quello buono, vero, autentico – è un mestiere complesso, che richiede tecnica, passione e una conoscenza profonda della materia prima.

Con 599 insegne recensite e 72 premiate con i Tre Coni, la guida fotografa un settore vivo, dinamico, sempre più consapevole e diversificato. E il Lazio, con Roma capofila, si conferma una delle regioni più interessanti del panorama nazionale.

Nel Lazio, l’artigianalità vera continua a brillare. A guidare il gruppo delle eccellenze regionali troviamo tre gelaterie romane che ormai da anni non sbagliano un colpo:

Otaleg! – Roma

L’indirizzo di Marco Radicioni continua a stupire per la precisione tecnica e la capacità di valorizzare ingredienti da filiera corta, stagionali e spesso sorprendenti. Un laboratorio di creatività “sotto controllo”.

FataMorgana – Roma

Maria Agnese Spagnuolo è pioniera di un gelato naturale e fantasioso, che spazia tra gusti gourmet, profumi d’Oriente e combinazioni ardite ma sempre equilibrate.

Greed – Avidi di Gelato – Roma

Con due sedi nella capitale, questa insegna è sinonimo di qualità costante, con una mantecazione impeccabile e una particolare attenzione alla sostenibilità degli ingredienti.

Nella fascia delle Due Coni, troviamo una panoramica variegata di gelaterie che meritano una visita e che rappresentano appieno lo spirito del Lazio gelatiero:

Gelateria dei Gracchi – Roma

Una garanzia per chi ama i grandi classici ben eseguiti, come pistacchio, nocciola e cioccolato fondente.

La Gourmandise – Roma

Il regno di Dario Rossi, con un approccio gourmet e naturale, sempre pronto a sperimentare con ingredienti del territorio e accostamenti inediti.

Fiordiluna – Roma

Un laboratorio storico di Trastevere che punta su un gelato pulito, privo di additivi e realizzato con materia prima selezionatissima.

Torcè – Roma

Ricerca, tecnica e idee sempre nuove in una delle insegne più moderne della città.

Gelato d’Essai da Andrea Fassi – Roma

Il progetto contemporaneo dell’Antica Gelateria Fassi, che unisce tradizione e divulgazione.

Neve di Latte – Roma

Essenziale, raffinata, essenza del gelato. Pochi gusti ma eseguiti in maniera magistrale.

Nella guida, non mancano anche segnalazioni interessanti da fuori Roma, a dimostrazione di come il buon gelato stia conquistando sempre più territori:

Cremì Gelato – Formia (LT)

Una realtà giovane che punta su frutta e latte di altissima qualità, con una linea moderna e pulita.

Il Gelato di Claudio Torcè – Roma (varie sedi)

Ancora uno dei nomi simbolo del gelato romano, amato per le sue combinazioni audaci, dalla pasticceria fino al salato.

La Mucca Golosa – Acquapendente (VT)

Una sorpresa nell’Alta Tuscia, dove il latte di filiera corta è protagonista di un gelato genuino e di grande equilibrio.

Gelateria Pasticceria Badiani – Roma

Una filiale romana di una delle insegne più celebri di Firenze, con un gelato dalla forte impronta classica.

Sempre più gelatieri scelgono di seguire la strada della qualità assoluta, lavorando frutta fresca, latte del territorio, zuccheri bilanciati e ingredienti tracciabili. Alcuni sono one man show, come si legge nella guida, che preferiscono gestire una sola bottega per garantire massima freschezza e coerenza, piuttosto che espandersi.

La guida 2025 assegna anche Premi Speciali – tra cui spiccano “Miglior Gelato alla Crema”, “Gelatiere Emergente” e “Sostenibilità” – che dimostrano quanto il gelato possa essere anche un mezzo per raccontare il territorio, sostenere filiere etiche o abbracciare gusti audaci e gastronomici.

E se quest’anno il Lazio non ha portato a casa uno di questi premi, è chiaro che il terreno è fertile. La regione ospita artigiani consapevoli, capaci di innovare senza dimenticare la tradizione, sempre più attenti alla filiera e desiderosi di costruire un rapporto autentico con il cliente.

Di Carlotta Bernardini

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