Negli ultimi anni il capoluogo lombardo ha visto fiorire trattorie e ristoranti capitolini, colonizzando i quartieri più vivaci da Brera ai Navigli, fino a Moscova

Milano continua a innamorarsi della cucina romana. Negli ultimi anni il capoluogo lombardo ha visto fiorire trattorie e ristoranti capitolini, colonizzando i quartieri più vivaci da Brera ai Navigli, fino a Moscova. Dalla pionieristica apertura di Giulio Pane e Ojo nel 1999, alle recenti inaugurazioni di Taverna Trastevere firmata Nicolas Vaporidis e del futuro locale di Max Mariola, l’onda romana non accenna a fermarsi. Ma ora è il turno di una nuova apertura che unisce gusto autentico, convivialità e un volto noto della scena italiana: Claudio Amendola.

Dopo il successo di Frezza, il ristorante aperto nel 2022 nel cuore di Roma, l’attore e regista torna sulla scena, questa volta con un ambizioso progetto milanese. Si chiama Cascina Romana ed è una grande casa del gusto nel quartiere di Porta Venezia, che unisce sotto lo stesso tetto due anime gastronomiche: una più verace e conviviale, l’altra più raffinata e contemporanea. In cucina, lo chef Adriano Baldassarre firma i piatti del ristorante Li Somari, mentre Amendola porta la sua inconfondibile impronta “de coccio” al piano terra con una versione meneghina di Frezza.

Il locale si sviluppa su due livelli in un ambiente caldo e accogliente. Al piano terra, Frezza Milano è un inno alla tradizione rustica: grande bancone da 20 metri, cucina a vista, american bar e i grandi classici della romanità – dai fritti ai primi piatti come carbonara, cacio e pepe, amatriciana – affiancati da cocktail studiati per accompagnare l’esperienza gastronomica.

Al piano superiore, Li Somari è il regno della cucina romana reinterpretata con eleganza. Adriano Baldassarre, già noto per i suoi progetti nel Lazio, propone piatti come le Fettuccine del Cornuto con burro, parmigiano e limone, i tortelli di baccalà all’arrabbiata di mare, e il tonno rosso scottato con garum. Non manca una sezione dedicata al quinto quarto – dalla trippa alla vaccinara alle polpette di coda – in pieno stile romano ma con tecnica e impiattamento da bistrot contemporaneo. Due i menu degustazione: “La magnata fori porta” (65 €) e “Pillole di tributo al Lazio” (75 €), per un viaggio tra sapori e memorie.

Accanto ad Amendola, a rendere possibile Cascina Romana, c’è Andrea La Caita, imprenditore della ristorazione e già socio di Li Somari a Tivoli. L’obiettivo? Ricreare quell’atmosfera conviviale e schietta tipica delle tavole romane, anche a 600 km di distanza.

“Un locale dove si ride, si mangia e si beve bene”, dice Amendola. Milano sembra pronta ad accogliere questa nuova “casa” del gusto con entusiasmo. E Cascina Romana si candida a diventare uno degli indirizzi imperdibili del 2024.

CONTATTI

Via Giuseppe Sirtori, 34, 20129 Milano MI
02 240 5241

Di Carlotta Bernardini

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