Un’insegna vivace nata dall’intuizione di Matteo Castagna.

L’insegna California nasce nel 2018 dall’intuizione di Matteo Castagna, giovane imprenditore che da sempre surfa sulle nuove tendenze e dopo gli anni a San Diego porta la sua idea di ristorazione nella Capitale, e oggi gestisce tre indirizzi: Montesacro, Prati e il nuovo arrivato al Pigneto.

Classe 1986, nato a Lecco, mentre si appresta a terminare l’università segue il corso da sommelier, conseguendo tutti e tre i livelli AIS, quindi decide di partire alla volta di San Diego, negli USA, per imparare l’inglese e lo spagnolo. Quello che doveva essere un anno sabbatico diventa un soggiorno di 5 anni, in cui si muove tra hamburgerie e locali, finché non arriva l’idea che cambia tutto.

Dopo aver vissuto a lungo in California, e dall’esperienza lavorativa come responsabile di ricerca e sviluppo per una nota azienda leader nella fornitura di prodotti importati in giro per il mondo, si rende conto delle potenzialità che c’erano in Italia e della richiesta su hamburger, burritos, tacos e bowl. Negli ultimi anni in Europa, e anche nel resto del mondo, tutti i trend sono arrivati dalla California. Da qui l’idea di un locale che potesse coprire un’ampia varietà di esigenze, da chi è intollerante al glutine, a vegani e vegetariani, da chi vuole una proposta più healthy a chi cerca qualcosa di più godereccio. La prima apertura nel 2018 a Montesacro, poi nel 2021 sbarca a piazza Mazzini e qualche mese fa si è aggiunto l’indirizzo al Pigneto, a piazza Malatesta. Il design è vivace e identitario, con arredi e colori in stile Venice Beach, e i murales di diversi artisti locali. Ogni indirizzo comprende una quarantina di coperti, fra interno e dehors, e il format si presenta come “fast casual”. “È una formula intermedia, con il servizio rapido e i prezzi di un fast food, e la qualità superiore di un ristorante in cui l’attenzione principale è alla materia prima, proposta senza una grossa trasformazione. La carne viene selezionata e macinata direttamente nel laboratorio, le salse sono homemade, la verdura è lavorata fresca ogni mattina e il pane, stile bun americano, è sfornato giornalmente”.

Un menù fusion con ingredienti freschi e combinazioni di sapori esotiche, il tutto servito in un packaging totalmente ecosostenibile. Da California Cookhouse troviamo hamburger che rappresentano lo standard americano, tra cui spicca il “Deluxe”, un burger di Angus con bacon, cheddar e cipolla caramellata, o il “Red Hot Chili” con ‘nduja di Spilinga, burrata e salsa aioli. E poi burritos e tacos, di pollo croccante, con manzo e guacamole o con sashimi di salmone norvegese, senza tralasciare le pokè, presenti in carta fin dall’apertura (quando il resto d’Italia ancora non sapeva cosa fossero), bowl studiate per essere equilibrate per contenuto di carboidrati, proteine e vitamine (per un pasto completo e bilanciato). In ogni sezione del menu c’è anche una selezione di ricette plant based, con i prodotti di Beyond (per i burger) e Planted (per l’alternativa vegana al kebab). Il tutto accompagnato da una ricca varietà di birre artigianali, ma non manca anche una piccola linea di vini e i cocktail più classici e in voga.

CONTATTI

Piazza Malatesta 42, tel. 06 9970 1630
Viale Carnaro 13c, tel. 06 4299 0124
Viale Mazzini 125, tel. 06 8558 602

Di Elisabetta Rubino Food Communication

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