Chef del Pagliaccio, uno dei ristoranti più prestigiosi della città.
Anthony Genovese, classe 1968, nato in Francia da genitori di origine calabrese, nonno pasticciere e nonna cuoca, è uno dei cuochi più importanti sulla piazza romana.
La sua formazione comincia in Francia, quando frequenta l’istituto alberghiero a Nizza per formarsi come chef. Colleziona poi diverse esperienze lavorative in Francia, arriva in Italia per lavorare presso l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, poi si dedica ancora all’estero (Giappone e Malesia, ma anche Londra), e ancora Italia.
Dopo essersi costruito un importante bagaglio di esperienze gastronomiche si arriva all’anno di apertura del suo attuale ristorante, in cui infonde tutte le conoscenze che ha acquisito negli anni dei suoi viaggi, studiando materie prime tra loro lontanissime e tecniche diverse che possono stupire.
Ne nasce una cucina di fusione, ricercata, preziosa e ricca di ingredienti, mai banale, che si può scoprire ancora oggi nel suo ristorante che mantiene inalterate queste caratteristiche.
Instancabile lavoratore e creatore, nelle cucine di Genovese si sono formati grandi cuochi che hanno popolato la scena romana, come Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice di Retrobottega, Antonio Ziantoni di Zia, Jacopo Ricci di DLR e Tommaso Tonioni, che per 4 anni è il suo sous-chef. In sala fa coppia fissa da anni con Matteo Zappile, Restaurant Manager ed Head Sommelier del ristorante.
Il suo Pagliaccio a Via dei Banchi Vecchi è uno dei ristoranti più prestigiosi della città, con numerosi premi sulle spalle, tra cui 2 stelle Michelin (per diversi anni è stato l’unico a Roma con un simile riconoscimento). Aperto nel 2003 insieme alla socia, amica e pastry chef Marion Lichtle, l’indirizzo ha compiuto 20 anni proprio nel 2023, rimanendo uno dei riferimenti per l’alta cucina a Roma.
Di Carlotta Bernardini
Comments are closed.