Il listening bar che sta rivoluzionando l’idea di community da ascolto.

33 Giri è l’ultimo arrivato nel rione Borgo Pio e sta conquistando tutti con giradischi e ottimi piatti da condividere.

Tre sorelle giovani e appassionate stanno dando voce alla loro creatività con un progetto fatto letteralmente in casa. Andrea, laureata in storia dell’arte, ha sempre avuto un occhio per le tendenze e le ha coltivate a partire dalla sua personalissima creazione – Edicola Erno – che, a cadenza regolare e proprio lì vicino, fa da palcoscenico ad artisti e aziende per connetterli con un mondo sempre più creativo. Istinto e passione portano le sorelle Mercuri ad unire design, buon cibo e musica.

È qui che infatti subentra Carlo Scordo, compagno di Federica e comproprietario, che non ha mai avuto dubbi: “L’Idea è venuta durante uno dei miei tanti viaggi intrapresi con Federica, nel nord Europa per lo più. Sono dj e anche produttore, la musica è la mia vita e quando mi sono imbattuto nell’essenza del listening bar europeo ho capito che Roma non poteva non avere un locale così” spiega Carlo.

33 Giri prende una spontanea ispirazione dal formato di vinile più iconico di sempre. Carlo, che di vinili ne possiede almeno un migliaio, qui ne ha portati davvero tanti mettendo in mostra a rotazione copertine iconiche e pregiate del panorama musicale. È lui stesso a far suonare i dischi in sala anche se poi nei weekend ama coinvolgere anche nomi esterni e creare così un calendario di eventi. La musica la fa da padrone insomma, c’è sempre.

Il menu è internazionale e immediato. In cucina il sous chef Andrea Ricci fa da braccio destro a un bravo executive ventiseienne – Alessandro Alberico – che, dopo esperienze romane significative, porta la sua mano leggera sulle preparazioni di Via del Falco con ricette che trasudano estremo carisma, seppur in portate contenute.

Piatti come insalatina di radicchio con emulsione di miso e nocciole tostate; pan brioche con ripieno di porchetta e salsa verde; tartare di orata con emulsione al leche de tigre e ravanelli. Ma anche ottimi formaggi e salumi di aziende agricole locali. Conclusione dolce con french toast e cremoso al cioccolato con olio al peperoncino.

Da bere ci sono vini (naturali e non), qualche birra artigianale e un po’ di drink in lattina. Gli spazi interni sono davvero ridotti all’essenziale ma caldi. È proprio Andrea, art director dell’insegna, a parlare di warm minimalism dove è l’elemento del legno a scaldare l’ambiente e ad ammorbidire le linee fredde e pungenti dei tavoli e del bancone. Una distesa di candele, pezzi di argenteria vintage e fiori finiscono per creare l’atmosfera perfetta tra i circa quaranta coperti. Un modo d’essere internazionale e aperto che però sembra per pochi, un ritrovo intimo di condivisione dove tra candele, musica e buon cibo gli interessi di uno diventano quelli di tutti.

CONTATTI

 Via del Falco 37/38

https://www.instagram.com/33giriroma

Di Serena Curto

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