Storica pizzeria di Fiumicino dal 1969, apre una seconda sede nel Rione Prati a Roma.
A fine maggio la teglia di Sancho aprirà una seconda sede nel Rione Prati a Roma.
Negli Anni Venti, quando Fiumicino somigliava più a un borgo di pescatori che alla cittadina aeroportuale in piena accelerazione turistica e gastronomica che conosciamo, i bisnonni di Emiliano Di Lelio conducevano già un ristorante.
È il signor Emilio, nonno di Emiliano, a partire nel ’69 con la pizzeria preparandola in teglia e servendola al taglio, come prevede la “scuola romana”.
Emiliano e il fratello Andrea, una volta completati gli studi non hanno dubbi su cosa fare da grandi: “I nostri avrebbero preferito ci dedicassimo ad altro, ma per noi la strada era segnata. Sono appassionato di buon cibo in generale, e per me stare in cucina tutto il giorno non è un sacrificio. Anzi” afferma Emiliano.
Quando Emiliano e il fratello entrano a tutti gli effetti da Sancho non è stato facile far digerire a papà Frano qualche idea nuova, ma alla fine, tra test ben riusciti e conferme sul campo, Emiliano e Andrea riescono ad aggiornare l’impasto, pur mantenendo il ‘crunch’ e insieme la ‘scioglievolezza’ che è la cifra di Sancho.
Dal pallino della cucina di livello arriva invece la varietà di farciture cucinate che rendono ancora più interessanti i tranci, oltre al repertorio di fritti, che fino a 15 anni fa non c’erano proprio.
I giovani Di Lelio, inoltre, hanno deciso di ridisegnare il logo e insieme ‘mettere la faccia’ sui social, allargando la fama di Sancho.
Sulla teglia c’è molto altro da dire, con idee che arrivano dal mare vicino (tipo la porchetta di mare con ventresca di tonno o lo stufato di seppie e piselli), oltre a creazioni ‘che osano’, come la pizza ripiena di bucatini con le polpette. Anche sui fritti si spazia, “ogni giorno ne facciamo almeno 5, quasi sempre diversi”: dal risotto astice e pomodoro al nostalgico panna, funghi e salsiccia; poi lasagna fritta, supplì di ramen e frittatina di pasta al ragù di costine al bbq.
Il nuovo Sancho nel Rione Prati, sarà gemello di quello di Fiumicino, con la stessa dimensione e il servizio per l’asporto. A coordinare il tutto il cugino Stefano Salzano, affiancato dal quarto socio Michele Longobardi, un super esperto di comunicazione che li segue da tempo.
Per la pausa pranzo dei tanti uffici del quartiere, ma anche per i giovani che ultimamente frequentano tanto Prati; c’è un grande fermento, pizza e fritti saranno gli stessi della ‘casa madre’. D’altronde, per garantire la coerenza dell’offerta, dal 2020 c’è il laboratorio di Fiumicino, dove i Di Lelio preparano gli impasti che poi vengono finiti in pizzeria, oltre a tenere lì corsi per pizzaioli.
CONTATTI
Via della Torre Clementina, 142 Fiumicino
066580690
Di Carlotta Bernardini
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