A guidare il cambiamento è la famiglia Federici.
Palazzo Talìa, così si chiama la nuova struttura appena inaugurata, ha cominciato la sua metamorfosi nel 2021, grazie a un progetto coadiuvato dalla Soprintendenza. La struttura originaria risale al ‘500: era l’abitazione dell’umanista Angelo Maria Colocci, segretario di papa Leone X. Successivamente fu donato dal Cardinal Michelangelo Tonti, detto “il Nazareno”, a San Giuseppe Calasanzio che fondò qui il Collegio Nazareno, che coincide anche con il nome della strada. Oggi l’edificio nella sua nuova natura, che occupa il segmento dei 5 stelle lusso, si compone di 26 camere e suite, con un ristorante e un cocktail bar.
A guidare il cambiamento è la famiglia Federici, titolare già di altri progetti immobiliari, di ristorazione e ospitalità sul suolo romano. L’ingegnere Elia Federici con i figli Angelica e Fortunato hanno impresso al Palazzo l’idea di un luogo per un lusso garbato e intriso di storia e arte. Per esempio sono presenti 60 opere in marmo, tra cui busti di epoca romana del I e II Secolo d.C. e la Statua di Menade che dà il benvenuto agli ospiti nella hall. Oppure l’Aula Magna con 248 metri quadrati di estensione, nonché gli affreschi settecenteschi del pittore Gaspare Serenari, Si va invece nel contemporaneo con la firma dei progetti di architettura e design. A curare gli spazi comuni è studiolucaguadagnino (Sì, il regista di Challengers e Chiamami col tuo nome), che per la prima volta lavora su hotel e ristoranti. Le camere sono state disegnate invece dall’architetta Marianna Lubrano Lavadera dello studio di progettazione e store Mia Home Design Gallery con l’architetta Laura Feroldi di Laura Feroldi Studio.
La struttura ha anche due punti di ristoro: è il ristorante Tramae, guidato dallo chef Marco Coppola, che propone un menu che spazia tra tutte le cucine regionali italiane (tra cui quella romana) riassumendo i gusti e le preferenze della famiglia Federici. Per esempio in menu troviamo la cotoletta alla milanese con l’osso e il vitello tonnato, gli spaghetti alla Nerano ma anche il raviolo di coda alla vaccinara, la millefoglie di filetto con strati di carciofi o patate, gli anellini di calamari impanati o la stagionale minestra di arzilla. Si unisce un cocktail bar, con tutti gli ambienti collegati aperti anche a chi viene da fuori e un cortile esterno, il Bar della Musa, con mixology internazionale e un menu dedicato.
CONTATTI
Via del Nazareno, 25
065839361
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