Nasce dal desiderio di unire i piatti simbolo della tradizione imperiale a quelli dei distretti di discendenza.

Jiang Yan nel 2021 si innamora di un locale tra i vicoli che separano il Tevere da via dei Giubbonari, in pieno centro capitolino.

Le ricorda una casa d’infanzia e quello spazio aperto, di fronte la chiesa di S. Paolo alla Regola, la conquista. Diventa il dehors di Oolong, raffinato laboratorio di autentica cucina cinese.

Il nome scandisce il profondo legame con il tè e con la tradizione nella cultura popolare cinese. Oolong è infatti una preziosa varietà di tè – detto anche tè blu – utilizzata nelle cerimonie imperiali, e come per il ristorante che ne porta il nome è un richiamo alle origini di Yan.

La vera meraviglia però è nei sotterranei, di cui si intravede il passaggio dall’ingresso, con la scala in pietra dove una luce precisa illumina la discesa e le nicchie che ospitano antichi vasi cinesi. Al termine dei gradini c’è la sala imperiale, un ambiente unico molto suggestivo, con una tavola sociale.

Ci sono 8 distretti gastronomici in Cina e Oolong è un insieme di tutte queste culture gastronomiche e non solo: nasce infatti dal desiderio di unire i piatti simbolo della tradizione imperiale a quelli dei distretti di discendenza, ad altri che invece nascono dalla contaminazione con la cucina creativa contemporanea.

CONTATTI

Piazza San Paolo alla Regola, 39, 00186, Roma
Tel: +39 06 21707385

Di Carlotta Bernardini

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