Materie prime di altissima qualità per proporre la tradizione, e piatti che raccontano l’infanzia dei proprietari.

In zona Prati, Caligola Osteria Sincera ha avuto la capacità di distinguersi grazie a un’attenta selezione delle materie prime e ad una precisa idea di proposta gastronomica, che ovviamente ha un forte legame con la città.

Caligola nasce dall’unione delle menti e dall’esperienza del suo gruppo di soci e amici, con già diverse attività nella ristorazione, con un nome che è un chiaro segnale del progetto: Caligola come l’eccentrico imperatore romano che voleva nominare console il proprio cavallo, animale che è diventato poi il logo dell’indirizzo di via Leone IV; e il sottotitolo Osteria Sincera, per richiamare la genuinità e la romanità dei piatti proposti, ma anche lo spirito giovane di un locale che è pronto a dire la sua.  

Da Caligola si porta a tavola la tradizione romana, che in alcuni casi viene rivisitata per dare a ricette storiche una veste diversa, ma mantenendo intatti i sapori.

La cucina è affidata al 35enne Anthony Morosillo che, dopo più di 10 anni ai fornelli di varie insegne della Capitale, porta da Caligola la sua esperienza e sposa il progetto che si è rivelato subito vincente, con un buon riscontro da parte dei clienti e una sala sempre piena, grazie anche a un orario che non mette paletti: il locale è infatti aperto tutti giorni dalle 12 a mezzanotte, con la cucina sempre attiva. 

Il fil rouge del progetto passa anche dalla carta dei vini, “lo specchio della cucina” raccontano i soci. Una cantina di circa 200 etichette con bottiglie che hanno fatto la storia del vino italiano, come il Sassicaia, ma ci sono anche naturali, biodinamici, macerati, scelti per abbinarsi ai piatti. 

Il lavoro della squadra di Caligola arriva fino alla vigna, con Caligolino, vino nato dalla collaborazione con le Cantine Fabi di Marino e con il cavallino sull’etichetta: un bianco (chardonnay 95%, malvasia puntinata 5%) e un rosso (syrah in purezza). 

CONTATTI

Via Leone IV, 123, Roma. 
334 682 3779

 Di Eleonora Siddi 

Comments are closed.