Dal brunch innaffiato con lo champagne al pranzo della domenica in versione contadina.

Il brunch a Roma è diventato un rito irrinunciabile. Dal brunch innaffiato con lo champagne al pranzo della domenica in versione contadina. Ma quali gli indirizzi imperdibili del territorio romano per 𝐅𝐨𝐨𝐝 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐚 𝐒𝐡𝐨𝐰?!

Borgo della Mistica: In questa tenuta alle porte di Roma, con l’Acquedotto Alessandrino sullo sfondo, l’atmosfera è quella della campagna in città. E se all’esterno domina la piscina e l’ampio giardino, all’interno gli spazi sono quelli di un antico casale. È qui che va in onda tutte le domeniche il brunch, in modalità Pranzo della domenica (40 euro gli adulti, compresa una bottiglia di vino, 18 euro i bambini). Si tratta di un ricco brunch a buffet, in cui lo chef Valerio Mattaccini propone un’ampia scelta di antipasti, primi, secondi e dolci, con molti piatti realizzati con i prodotti della tenuta. Per i più piccoli c’è l’animazione.

Zuma: Declinato in tre varianti, a seconda dello champagne di accompagnamento, il menù brunch di Zuma Roma si può ordinare sia il sabato che la domenica. Se la giornata consente, la splendida terrazza in cima al palazzo Fendi già da sola vale il viaggio, ma anche questa formula super glamour parla da sola. Funziona così: si ordinano gli antipasti a volontà, si sceglie una delle portate principali e si innaffia il tutto con ottimo champagne (il prezzo dipende proprio dall’abbinamento scelto, dai 95 ai 310 euro). Qualche esempio per il main course? Il branzino con pomodoro abbrustolito e zenzero, il filetto di manzo speziato piccante con semi di sesamo, il galletto marinato al miso arrostito al forno su legno di cedro.

L’Uliveto at Rome Cavalieri: Per il capitolo brunch di lusso da concedersi almeno una volta nella vita, non può mancare quello del brunch all’hotel Rome Cavalieri Warldorf Astoria (al costo di 98€ per gli adulti e 48€ per i bambini, bevande escluse). Nell’inaspettato giardino con piscina o con un’enorme tela del Tiepolo a far da sfondo, è una sintesi fra eleganza e opulenza, sotto l’occhio attento dello chef executive Nicholas Cuomo, che propone una selezione di piatti internazionali, con diverse live station, fino all’immancabile e imperdibile buffet dei dolci curato dal Pastry Chef Dario Nuti. Nota da non trascurare per le famiglie, il Rome Cavalieri offre il Kids Club, con una playroom piena di giochi e sorprese, in cui bambini e ragazzi possono divertirsi mangiando.

Le Jardin De Russie at Hotel de Russie: Fra le certezze capitoline c’è la proposta Weekend Brunch del ristorante/giardino dell’Hotel de Russie. Un posto che non ci si aspetta, ovvero il giardino segreto di questo hotel del gruppo Rocco Forte, che va oltre il concetto di lusso. Il brunch in questo caso ha il costo di 89 euro a persona (55 per i bambini) ed è un buffet in cui apprezzare le proposte ideate dallo chef Fulvio Pierangelini, che cura la ristorazione dell’hotel e che cambia i menù su base stagionale. Anche in questo hotel c’è un’attenzione particolare per i bambini, per i quali il De Russie ha pensato a un programma di attività, con divertenti laboratori, fra giochi, arte e magia.

Proloco Trastevere: Il pranzo contadino di Proloco è un brunch servito, che si fa solo la domenica (salvo poterlo prenotare anche di sabato, ma in anticipo in questo caso): arrivano quindi direttamente a tavola un ricco assortimento di antipasti, che pescano nel meglio delle rarità del Lazio, con una particolare attenzione ai formaggi e salumi del territorio e alle verdure di stagione, quindi la scelta di un primo o un secondo fra le proposte del giorno e un finale in dolcezza. Il posto perfetto per chi cerca un brunch a Trastevere. E per la cronaca il sabato a pranzo si è aggiunto anche l’appuntamento del Saturday Roast, ispirato all’anglosassone Sunday Roast, ma con un tocco made in Lazio: manzo, pollo, agnello o maiale da allevamenti al brado o semibrado, accompagnati da verdure e salse.

Blind Pig: In questo angolo del quartiere san Giovanni si beve sicuramente bene, ma anche al brunch in fatto di cibo hanno qualcosa da dire. La formula di questo brunch a Roma è servito, con una scelta fra quattro menù di ispirazione internazionale: Asia, Usa, Mediterraneo e Sudamerica. E se nel primo troviamo gyoza e uramaki, nel secondo Mini burger e nuggets in quello Mediterraneo spaziamo dalle polpette di melanzane e yogurt all’insalata greca e in quello sudamericano tacos e burritos. I set menù vanno dalle 15 alle 18€, ma considerate qualcosa in più per il beverage, perchénaturalmente non ci si può far sfuggire un drink di accompagnamento, che è il cavallo di battaglia della casa. 

Latta: Se si va a fare il brunch in un cocktail bar è d’uopo accompagnarsi con un buon cocktail, d’altra parte perché bere una semplice spremuta d’arancia, se si può bere un buon Garibaldi, che l’arancia ce l’ha nella ricetta? Il format di Latta è dedicato ai fermentati, dalle birre ai miscelati, passando per vini e cucina, qui per farla breve si beve bene. La domenica l’anima internazionale di questo brunch all’Ostiense si concretizza con una proposta servita, sia all’interno che nel piacevole spazio esterno con tanto di sampietrini. Fra i piatti, troviamo dei classici da brunch come il Bagel con pollo o l’Avocado Toast con salmone, ma anche proposte più personalizzate come i toast, in modalità veg o carnivora (da provare quello con Pastrami). Compresi i dolci, che hanno una lista a parte e vedono una predilezione per le ricette americane, è difficile superare le 30 euro, bevande escluse.

Bap: Per la categoria brunch all’anglosassone, ecco che la comparsa sul panorama capitolino di Bap ha occupato uno spazio che aveva bisogno di proposte di livello. Bap è una recente apertura a due passi da Porta Pia, che unisce la caffetteria specialty, la pasticceria e la ristorazione con qualche contaminazione orientale, grazie alle molte anime dei tre soci che sono dietro al progetto, Giulia Mauceri, Marianna Gallo e Matteo Anselmi (lo chef). La domenica è il momento di apprezzare una formula di Slow Breakfast, che unisce piatti più da caffetteria a proposte espresse e più strutturate dalla cucina, dalle uova fritte ai Bap Toast, croque madame, croque monsieur, avocado toast, french toast. Fra le proposte di taglio più fusion dello chef, il Riso wok con manzo e verdure, i Falafel su hummus di carote e così via.  

Porto Fluviale: Cerchi un brunch all’Ostiense? Allora dovete sapere che il brunch del Porto Fluviale è il paradiso dei golosi, che torna puntuale ogni sabato e domenica. Si tratta sempre di un brunch a buffet, illimitato con un’ampia l’offerta, che va dalle paste ai secondi, di carne e di pesce, oltre a una varietà enorme di piatti vegetariani e alcune proposte dedicate ai più piccoli. Sempre competitivo il prezzo, che si attesta sui 23 euro a persona se si sceglie esclusivamente il salato, ma arrivando a quota 30 euro si possono mixare la proposta del brunch salato e quella della colazione del weekend.

Amaro at Villa Agrippina Gran Melià Hotel: Divani in velluto blu di Prussia, librerie in legno di ciliegio e una bottigliera in ottone: l’arredamento sontuoso dell’Amaro, il Lounge Bar di Villa Agrippina, fa da sfondo a un Sunday Brunch ricco e pieno di gusto. Antipasti e dolci si possono prendere liberamente dal ricco buffet, mentre alla carta si possono scegliere il primo o il secondo piatto, oppure optare per un piatto unico come il Burger o il Club Sandwich. Inclusi nel prezzo, di 65 euro per gli adulti e 25 euro per i bambini, una bollicina di benvenuto, acqua e caffè. E per i piccoli ospiti, dai 3 ai 12 anni, la possibilità di accedere a un’animazione speciale, con attività dedicate.

San Baylon at Palazzo Ripetta: Puntuale, dopo l’estate, è tornato l’appuntamento con il Gran tour culinario di Palazzo Ripetta. È questa la formula del Brunch della domenica del San Baylon, il ristorante dell’hotel di via di Ripetta, la cui supervisione è affidata all’executive chef Rodolfo Chieroni e alla pastry chef Roberta La Piana. Da gustare all’interno o all’esterno, l’appuntamento della domenica, al costo di 50 euro per persona bevande escluse, è un piacevole carosello di piatti a tema regionale (ma la promessa per i prossimi mesi è di spaziare anche fuori dall’Italia). Imperdibile il buffet dei dolci: tra cheesecake, mochi, macaron torte in tema con la regione.

Hotel Locarno: Un altro hotel che ha fatto della proposta food&beverage la sua punta di diamante è il Locarno. Nel fine settimana qui va in scena il Bloody Brunchda assaporare, a seconda del clima, sulla splendida terrazza con vista sui tetti di Roma, nel giardino d’inverno oppure nella sala del camino, che tanto piaceva a Federico Fellini e Giulietta Masina. Perché il Locarno è da sempre l’hotel degli artisti, con particolare predilezione per le anime eclettiche e fantasiose, come Wes Anderson che qui ha la sua stanza preferita. Si chiama Bloody Brunch perché è stata pensata una speciale drink list a tema Bloody Mary, il cocktail dell’hangover per eccellenza, e per chi vuole c’è l’opzione Bloody all you can drink a 60€, comprensive di due piatti dalla carta. Altrimenti si può scegliere dal menù, che spazia dai classici piatti a base di uova da brunch (le Uova Benedettine qui sono un must), con qualche digressione creativa dello chef Domenico Smargiassi, come i Maritozzi ripieni di uova strapazzate, pancetta e champignon, passando per proposte più classiche come le Pappardelle al ragù “come una volta”.

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Di Carlotta Bernardini

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