THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANT- Vinta dal ristorante Disfrutar di Barcellona.
The World’s 50 Best Restaurant è stata vinta quest’anno dal ristorante Disfrutar di Barcellona, che fa tornare il testimone in Europa. Per l’Italia invece cattive notizie: soli 4 ristoranti tra i migliori 50 al mondo.
Si è conclusa mercoledì 5 giugno 2024, la cerimonia di premiazione della classifica The World’s 50 Best Restaurants. La ristorazione mondiale si è riunita a Las Vegas, negli Stati Uniti, per decretare il migliore talento gastronomico al mondo. 26 paesi da 5 continenti rappresentati attraverso la cucina, sottolineando differenze e nuovi scenari globali. Infatti dopo la vittoria nel 2023 del Central di Lima, in Perù, dello chef Virgilio Martínez, i riflettori tornano in Europa. Primo ristorante al mondo è il Disfrutar di Barcellona, mentre per gli italiani un passo indietro nella classifica.
Lontani i tempi in cui Massimo Bottura raggiungeva la vetta più volte, ora gli italiani sembrano piuttosto retrocedere rispetto agli anni precedenti. Il Ristorante Lido 84, dei fratelli Camanini a Gardone Riviera, se l’anno scorso aveva stupito per la settima posizione ora retrocede alla 12°. Lo chef abruzzese Niko Romito, del Ristorante Reale a Castel di Sangro, rimane tra i primi 20 ma scende di tre posizioni (dal 16 al 19). Altro calo quello dello chef Mauro Uliassi, dell’omonimo ristorante tre stelle Michelin a Senigallia, che dalla 34° posizione passa alla 50°.
Buone notizie solo per Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba che sale di tre posizioni, dalla 42° alla 39°, anche se nel 2023 si posizionava 19°. Sparisce per un soffio dalla classifica dei migliori 50 Alajmo, bloccato alla 51° posizione (nel 2023 era alla 41°). Mentre il nuovo ristorante di Norbert Niederkofler a Brunico, Altelier Moessmer, compare nella classica per la prima volta alla posizione 52. Nessuna traccia di Enrico Bartolini che l’anno scorso si trovava alla posizione 85° con il suo ristorante al Mudec di Milano. Significa che da Uliassi o da Romito quest’anno si mangia peggio dell’anno scorso? Ma neppure per sogno! Anzi. Si tratta di una classifica con risultati che davvero poco hanno a che fare con la reale qualità dei ristoranti in graduatoria.
Torna dunque il testimone in Europa grazie alla vittoria del ristorante Disfrutar con il trio di chef Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas. Locale all’avanguardia che raccoglie l’eredità tecnica di Ferran Adrià (secondo alcuni osservatori senza grandi innovazioni rispetto alle rivoluzioni di 25 anni fa), portando sulla tavola tanta innovazione oltre a materie prime eccellenti. Alla seconda posizione Asador Etxebarri nei Paesi Baschi, regno della griglia dello chef Victor Arguinzoniz, e nel gradino più basso del podio la Table by Bruno Verjus a Parigi.
Nato come un sondaggio di redazione nella rivista inglese Restaurant, mano a mano la classifica si è strutturata fino a coinvolgere oggi un’Academy di 1.080 esperti. Al suo interno chef, giornalisti e gastronomi itineranti, suddivisi per aree geografiche e chiamati e votare per zone di competenza. Con criteri discutibili e opachi e con polemiche che si rinnovano di anno in anno.
Gli ispettori sono tendenzialmente anonimi anche se poi nel settore non è difficile arrivare ai nomi di chi è coinvolto. Sono guidati da un capo area (in Italia c’è la giornalista Eleonora Cozzella della testata Il Gusto del gruppo GEDI), e possono votare qualsiasi ristorante nel globo purché lo abbiano visitato. Questo infatti porta a svantaggiare i locali più remoti o meno inseriti nel sistema e nel valzer degli inviti, dei viaggi pagati, dei press trip, che ovviamente non riescono ad attrarre i giurati. Inoltre c’è il tema degli sponsor: la 50 Best è una manifestazione ricchissima di accordi commerciali che a molti fanno pensare a possibili pressioni dall’alto. Anche se la manifestazione ribadisce perentoriamente l’assoluta indipendenza della propria giuria. Il prossimo anno la premiazione si terrà in Italia, a Torino, dunque per l’anno successivo, vista la inevitabile transumanza di votanti, è prevista una significativa crescita dei ristoranti italiani. Vedremo nel 2026, per ora appuntamento in Piemonte al 2025 con la classifica mondiale dei ristoranti più fuorviante e più influente che ci sia.
Ecco la classifica dei primi 50:
1 Disfrutar, Barcellona (Spagna)
2 Asador Etxebarri, Atxondo (Spagna)
3 Table by Bruno Verjus, Parigi (Francia)
4 DiverXO, Madrid (Spagna)
5 Maido, Lima (Perù)
6 Atomix, New York (USA)
7 Quintonil, Città del Messico (Messico)
8 Alchemist, Copenaghen (Danimarca)
9 Gaggan, Bangkok (Thailandia)
10 Don Julio, Buenos Aires (Argentina)
11 Septime, Parigi (Francia)
12 Lido 84, Gardone Riviera (Italia)
13 Trèsind Studio, Dubai (Emirati Arabi)
14 Quique Dacosta, Denia (Spagna)
15 Sézanne, Tokyo (Giappone)
16 Kjolle, Lima (Perù)
17 Kol, Longra (Regno Unito)
18 Plénitude, Parigi (Francia)
19 Reale, Castel di Sangro (Italia)
20 Wing, Hong Kong
21 Florilège, Tokyo (Giappone)
22 Steiereck, Vienna (Austria)
23 Suring, Bangkok (Thailandia)
24 Odette, Singapore
25 El Chato, Bogotà (Colombia)
26 The Chairman, Hong Kong
27 A casa do Porco, San Paolo
28 Elkano, Gipuzkoa
29 Boragó, Santiago del Cile
30 Restaurant Tim Raue, Berlino
31 Belcanto, Lisbona
32 Den, Tokyo
33 Pujol, Mexico City
34 Rosetta, Mexico City
35 Frantzén, Stoccolma
36 The Jane, Anversa
37 Oteque, Rio de Janeiro
38 Sorn, Bangkok
39 Piazza Duomo, Alba
40 Le Du, Bangkok
41 Mayta, Lima
42 Ikoyi, Londra
43 Nobelhart & Schmutzig, Berlino
44 MIngles, Seoul
45 Arpège, Parigi
46 Singlethread, California
47 Schloss Schauenstain, Fürstenau
48 Hiša Franko, Kobarid
49 La Colombe, Cape Tow
50 Uliassi, Senigallia
Di Carlotta Bernardini
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