La nuova izakaya in zona Cipro che accoglie i clienti come in una casa del Sol Levante, con ricette casalinghe e una carta di sakè, per un’esperienza autentica e immersiva.

Lo chef Koji Nakai, insieme a Roberto Salvati (proprietario di Sakana Sushi), ha aperto Koji ricreando la tradizionale osteria giapponese.

Nel nuovo locale di via Marcantonio Bragadin 13, in zona Cipro lo chef Nakai, nativo di Kobe è portatore di un ricettario familiare ricco e dalle mille sfumature. Le stesse ricette che vengono proposte per regalare al cliente un’esperienza rispettosa, a 360°, della cultura culinaria tradizionale giapponese.

Classe ’84, chef Nakai si lascia ispirare dal nonno cuoco e inizia a lavorare giovanissimo nel mercato ittico di Kobe e in alcuni ristoranti, acquisendo una grande conoscenza della materia prima. Per approfondire la cucina italiana, nel 2008 arriva a Roma, ma continua a viaggiare tra la Toscana e Udine, formando ulteriormente il suo bagaglio di esperienze. Poi l’apertura di Nakai, nel 2022 sempre a Roma, il ristorante che prende il suo nome e dove mostra la sua idea, in cui i concetti di “fusione” e “armonia” si uniscono. Il livello raggiunto gli permette anche di aprire una sua agenzia di consulenza, collaborando con numerose insegne capitoline.

Agli spazi di Ie Koji ha pensato Valeria Vecellio che ha ricreato un ambiente caratteristico e autentico, dove domina il legno naturale accompagnato da elementi tipici della cultura del Sol Levante: dalle tradizionali tende Noren alle lanterne Chochin.

Le Koji può contare su 38 coperti, accolti in un’unica sala per un servizio attento e curato, ma più avanti si aggiungeranno i posti all’esterno. È aperto tutti i giorni a cena, da settembre anche a pranzo.

La proposta di Le Koji è una vera esperienza nella cultura gastronomica giapponese. Nella carta pensata dallo chef Nakai trovano spazio piatti di crudo, come il sashimi, ma sono le preparazioni cotte a essere le grandi protagoniste della proposta di Ie Koji.

Acquistando prodotti soprattutto locali, ci saranno quotidianamente dei fuori menù in base alla disponibilità del giorno e all’estro dello chef che realizza tutte le preparazioni, portando a tavola piatti espressi e di qualità. La carta alterna carne e pesce, con ricette ancora poco conosciute e tutte da provare. Da non perdere c’è la frittata giapponese, Mentai dashimaki tamago, preparata ogni mattina in casa dello chef, con mentaiko e foglia di shiso, e la Fuwa fuwa omu rice, l’omelette tipica, particolarmente soffice, su riso con zucchine e pomodoro.

Tra i cavalli di battaglia ci sono anche il ramen senza brodo, chiamato Tokyo abura soba, con uovo, spinaci e pancetta di maiale brasata, e il Mini sukiyaki, un piatto tipico di Kobe. Si tratta di uno stufato di verdure con tofu, straccetti di manzo e verdure con shirataki, spinaci e soia, servito direttamente su pentolino a tavola, mentre ancora sta cuocendo.

Un’altra caratteristica, unica, del menu di Ie Koji è la grande varietà di piatti vegetariani (circa un terzo del menu). Dal tofu fresco homemade con salsa di verdure di stagione al Kinpira, ovvero verdure di stagione piccanti saltate con soia e sesamo.

Non meno importante la parte beverage, pure questa spiccatamente nipponica. Si può scegliere dalla carta dei sakè (circa 10 etichette), ma ci sono anche birre e cocktail giapponesi.

CONTATTI

Via Marcantonio Bragadin, 13 – Roma
Tel. 348 4302368

Di Eleonora Siddi

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